«Mistero buffo» è certamente il più noto, in Italia e all'estero, tra gli spettacoli di Dario Fo, ed è anche il più significativo della sua ricerca originale sulle radici autentiche del teatro popolare. Il copione [...] è il canovaccio, già peraltro elaborato in forma drammaturgica, di un allestimento per definizione «aperto», ampiamente modificato e rinnovato sera per sera in quel grande gioco di improvvisazione che Fo sa creare nel contatto immediato con il pubblico e nella risposta diretta e fulminea alle sollecitazioni della quotidianità politica.
Parole chiare: il Mistero buffo è uno spettacolo teatrale e Dario Fo è una autore. (non si vince il Nobel per la letteratura se si è solo attori) Eppure quanta confusione su quest'opera: In rete ho visto professori prendere per oro colato la spiegazione di Fo; altri ne ho visto altri scagliarsi contro il drammaturgo milanese accusandolo di essersi impropriamente improvvisato filologo (cioè studioso di testi antichi). In questo che è uno dei capitoli più divertenti del Mistero buffo Fo, non spiega un testo antico, ma prende spunto da esso per fare una satira contro il potere e il controllo della cultura. L'analisi del sonetto di Cielo d'Alcamo è in buona parte corretta, ma l'autore non si fa scrupoli a piegare il testo per far passere i propri messaggi, come, ad esempio, nella famosa strofa sulla "defensa" e sulle Costituzioni Melfitane. Se qualcuno scambia una sketch per una lezione di filologia, affar suo. Si indigni se vuole, ma sappia che è un'ingenuità.
Siccome il questo brano c'e molto da imparare ve lo propongo anche io, poi in classe daremo a Cielo ciò che è di Cielo e a Fo ciò che è di Ciullo.
Nel nostro gruppo facebook trovate il testo della "spiegazione" di Rosa fresca aulentissima nel Mistero buffo. Questa è la spiegazione del prof. Marcello Tartaglia che presenta il testo di Cielo d'Alcamo al netto delle aggiunte di Dario Fo: http://digilander.libero.it/marcellotartaglia/Cielodalcamo.html
per saperne di più:
- un bel filmato che parla di giullari e spiega bene il senso dell'opera di Fo: http://youtu.be/vhk9NSMYibE?t=2m30s
- questa era "Ma che aspettate a batterci le mani" la sigla dello spettacolo trasmesso dalla RAI, molto divertente e significativa anticipazione del tono e dei temi del teatro di Fo.
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