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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016
Non so se su Wikipedia tutti i canti saranno trattati così. Comunque la presentazione del XXVI canto, il Canto di Ulisse è impeccabile. Però sapere tutto, le note, le interpretazioni, le possibili redazione alternative del testo è poca cosa. In questo canto XXVI è il significato di secondo livello, l'archisema il messaggio insomma quello che conta. E per trasmetterlo non basta la sapienza: serve un attore. (E poi bisogna leggere) questa è invece la  Lettura perfetta di Vittorio Gassman Ulisse viene condannato per motivi sia politici che morali: Insieme a Diomede, con l'inganno convinse Achille a guerreggiare contro i troiani, inducendolo ad abbandonare la sposa Deidamia, che morì di crepacuore; Escogitò l'inganno del cavallo per conquistare Troia (Dante accetta la leggenda di Virgilio secondo cui i romani sono discendenti di Enea profugo di Troia); Ulisse e Diomede rubarono alla città sconfitta il Palladio (statua di Atena), mostrando così il loro dis

Decameron oggi

In molti hanno provato a interpretare, adattare semplificare l'opera di Giovanni Boccaccio. Gli ultimi sono stati, nel 2014 i Fratelli Taviani con il loro  Maraviglioso Boccaccio. ( Raiplay.it/ Maraviglioso Boccaccio).  Trattasi di film di che dell'opera di Boccaccio metteva in rilievo soprattutto la cornice aristocratica, insistendo su una castità dei dieci narratori che francamente non ho mai riscontrato nell'opera di Boccaccio. Pasolini, nel 1970, aveva fatto un lavoro opposto: aveva girato un film meno boccaccesco che "pasoliniano" nello stile e nei temi; aveva espunto la cornice borghese, perché in nelle opere migliori di Pasolini si ragiona intorno alla purezza-impura del popolo, eppure, nella sua riscrittura, il poeta di Casarsa risulta più rispettoso dell'opera di Boccaccio di quanto non lo siano stati i tanti registi che avevano come bussola il rispetto del Decameron. Una cosa simile, mi duole ammetterlo, l'ha fatta Aldo Busi quando ha