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Lettere a Catullo

Mi chiamo Gladio Augusto Novo. Sono uno di quelli che quel ragazzino che ardisce proclamarsi poeta chiamerebbe un Senex Severior. Ho letto i Carmina 5 e 7 di Catullo e sono ancora più sgomento nei confronti di questa relazione sbagliata. Nel Carme 5, io e tutti quelli che come me la pensano, veniamo descritti come “vecchi troppo severi” a cui bisogna dare lo stesso peso di “monete senza valore..”  continua a leggere


Ho appena mandato via dalla mia casa i miei informatori e mi sono subito messo a scrivere. Sono estremamente adirato! Oggi mi hanno portato degli scritti particolari, me li hanno dati dicendo che erano diventati in pochi giorni famosissimi in tutta la città, per loro era impossibile che io non ne avessi ancora sentito parlare. Li ho presi e ho iniziato a leggerli e subito ho capito di chi fossero e di cosa trattassero, certo, ne avevo già sentito parlare e mi era bastato; non avevo nessuna intenzione di spendere altro tempo a leggere quelle poesie così malevoli, di un autore così spregiudicato. Ma la rabbia di quel momento mi ha fatto nascere ovviamente la volontà di poter consolidare sempre più la mia opinione su di lui e quindi mi sono messo comunque a leggerle. Sto parlando di Catullo, un giovane che cerca di fare “poesia” ma quello che compone non può chiamarsi tale.




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