Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2013

Carmelo Bene

Promessi sposi - Cap.VII

Promessi Sposi - cap. V

Luigi Russo "Don Rodrigo uomo senza originalità e grandezza"

Promessi sposi - Esercizi di riscrittura

1. " Ecc.ssimo et Rev.ssimo D. Federigo Borromeo Arcivescovo di Milano le scrivo, perché...." Scrivi tu la lettera che Don Abbondio non ha mai scritto al cardinale. Puoi scegliere di adottare il p.d.v. di Don Abbondio, di Perpetua, di un testimone.  2.  Il mio nome è Perpetua   Quella di Renzo è stata davvero una pessima giornata. Immagina un narratario adeguato e raccontategliela per intero dall'alba al tramonto. Adotteremo i p.d.v. dei personaggi e faremo raccontare i fatti a a ognuno di essi una parte del testo: Don Abbondio, Perpetua, il Dottor Azzeccagarbugli, i capponi, la domestica dell'avvocato, Agnese Lucia e Renzo.

Promessi Sposi - Cap IV

Compiti di Poesia

Se avete perso il foglio, trovate qui il file con gli Esercizi di metrica . Stampatevelo ESERCIZI DI METRICA Il giorno fu pieno di lampi; ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c'è un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre una gioia leggiera. Nel giorno, che lampi! che scoppi! Che pace, la sera! Si devono aprire le stelle nel cielo sì tenero e vivo. Là, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell'aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell'umida sera. 1. trascrivi le due strofe della poesia La mia sera nella griglia, inserendo in ogni casella le sillabe metriche. 2. evidenzia gli accenti metrici (ictus) che dovranno apparire nelle posizioni 2,5,8

Compiti di grammatica

le frasi di analisi logica, con tanto di griglie, le potete trovare in questo documento: ESERCIZI DI GRAMMATICA https://docs.google.com/document/d/1Zu4kHsH7yw0iuB3mavarZa-uhnReWtwnXRW1v2BLx3E/edit?usp=sharing

I Promessi Sposi - Capitolo III

Lez 3 - Scarto poetico

Già di settembre imbrunano a Venezia i crepuscoli precoci e di gramaglie vestono le pietre. Dardeggia il sole l'ultimo suo raggio sugli ori dei mosaici ed accende fuochi di paglia, effimera bellezza. Vincenzo Cardarelli da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-31204>

Promessi Sposi - Cap II

Promessi Sposi cap.1

primi approcci alla poesia

Umberto Saba   (1883 - 1957) Cinque poesie sul gioco del calcio -   versione stampabile I - Squadra paesana Anch'io tra i molti vi saluto, rosso- alabardati, sputati dalla terra natia, da tutto un popolo amati. Trepido seguo il vostro gioco. Ignari esprimete con quello antiche cose meravigliose sopra il verde tappeto, all'aria, ai chiari soli d'inverno. Le angoscie che imbiancano i capelli all'improvviso, sono da voi così lontane! La gloria vi dà un sorriso fugace: il meglio onde disponga. Abbracci corrono tra di voi, gesti giulivi. Giovani siete, per la madre vivi; vi porta il vento a sua difesa. V'ama anche per questo il poeta, dagli altri diversamente - ugualmente commosso. II - Tre momenti Di corsa usciti a mezzo il campo, date prima il saluto alle tribune.  Poi,quello che nasce poi, che all’altra parte rivolgete, a quella che più nera si accalca, non è cosa da dirsi, non è cosa ch’abbia un nome. Il portiere su e giù camm

Lez0: Autopresentazioni

Quando si cominciano le lezioni con un nuovo gruppo e gli studenti non si conoscono tra loro - è un'ottima, forse l'ultima occasione per fare un po' di  comunicazione "autentica".   In questo nuovo  Liceo sarebbe bello creare un'atmosfera  divertente  e  aperta  alla comunicazione, perché abbiamo la fortuna di avere un'aula multimediale e dobbiamo imparare a sfruttarla con le pratiche didattiche può adatte, che non sempre sono quelle tradizionali. Spesso ci ritroveremo a lavorare in gruppo  perché "l'apprendimento avviene in modo più efficiente se chi apprende è coinvolto nella produzione di oggetti tangibili". Per fare questo dobbiamo conoscerci e imparare, da subito, a collaborare con ordine . 1. CONOSCENZA RECIPROCA IDES Per ogni linea un’informazione random su di te, secondo il livello della platea. Gli alunni con ordine provano a capire la  domanda legata alla risposta. Ogni studente di prepari uno schema simile

Lez 3 - Scarto poetico

Già di settembre imbrunano a Venezia i crepuscoli precoci e di gramaglie vestono le pietre. Dardeggia il sole l'ultimo suo raggio sugli ori dei mosaici ed accende fuochi di paglia, effimera bellezza. Vincenzo Cardarelli da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-31204>
occhio, non è un lezione di filologia italiana, è il passo di un'opera teatrale. L'opera si intitola Mistero Buffo e è valsa all'autore-attore, Dario Fo, il Premio Nobel per la letteratura. In Mister buffo Fo vuole ricordare che alla base del teatro e di altre arti  c'è un fondamentale apporto della cultura popolare, che spesso è taciuto, sottovalutato, se non addirittura negato dalla cultura ufficiale. Al centro c'è la figura del giullare, artista non implicato con il potere che, attraverso il grottesco, denuncia i torti e le storture della verità. Dario Fo, che come ungiullare occupa da solo la scena, esponendo poesie, raccontando leggende e drammi religiosi  (per lo più inventati) pone l'accento sulla mistificazione degli avvenimenti storici e letterari nel corso dei secoli. Per questo motivo l'opera prende il nome di "Mistero buffo", in riferimento ai  Misteri  medievali riletti in chiave buffonesca. Il racconto di Rosa fresca è straordinar

verso le prove invalsi

allenatevi alle prove facendo questa. INVALSI Prova online Classe II superiore a.s. 2010-11 esercitazioni Classe II  - Pearson Poi verificate come è andata, cosicché, sabato 20, riferirete i risultati alla classe; potete postare uno screenshot sul gruppo Facebook o inserire i risultati  come commento a codesto post. buon divertimento!

Lezione 7 - percorsi tematici in poesia: la gelosia.

Frutto di un impulso irresistibile della mente umana, forse retaggio della nostra natura primitiva, in ogni caso belva tremenda dura a domarsi. Pertanto che cosa accade quando la gelosia si impossessa dell’amante? Quali meccanismi portano l’uomo molto spesso, in nome di questa forza istintiva, a valicare il limite sottilissimo che separa la razionalità da tutto ciò che è estraneo alla ragione? Questi versi traducono molto bene l’emozione in un linguaggio semplice e chiaro. Chi ci parla è la poetessa dell’amore per antonomasia, Saffo, capostipite di una poesia destinata a influenzare la letteratura di tutti i tempi.  A me pare uguale agli dei chi a te vicino così dolce suono scolta mentre tu parli e ridi amorosamente. Subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie. E tutta in sudore tremante come erba

hanno mai visto uno di questi col muso all'inferriata

Spiccava tra questi, ed era lui stesso spettacolo, un vecchio mal vissuto, che, spalancando due occhi affossati e infocati, contraendo le grinze a un sogghigno di compiacenza diabolica, con le mani alzate sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi, con che diceva di volere attaccare il vicario a un battente della sua porta, ammazzato che fosse. - Oibò! vergogna! - scappò fuori Renzo, inorridito a quelle parole, alla vista di tant'altri visi che davan segno d'approvarle, e incoraggito dal vederne degli altri, sui quali, benché muti, traspariva lo stesso orrore del quale era compreso lui. - Vergogna! Vogliam noi rubare il mestiere al boia? assassinare un cristiano? Come volete che Dio ci dia del pane, se facciamo di queste atrocità? Ci manderà de' fulmini, e non del pane! - Ah cane! ah traditor della patria! - gridò, voltandosi a Renzo, con un viso da indemoniato, un di coloro che avevan potuto sentire tra il frastono q

Che ne dite?

Viviamo in provincia,è come vivere in un piccolo paese. Spesso, molti luoghi comuni che si sentono hanno fondi ben ancorati alla verità. Specialmente riguardo ad alcuni temi. Altre volte proprio no. Oggi, andando a trovare una mia amica e il suo bambino, mi sono imbattuto in una giovanissima ragazza, incinta, accompagnata dalla madre. Ho incrociato il suo sguardo, il suo viso lievemente arrossato. Un gruppo di persone la guardava con insistenza. Mi è tornata alla mente una poesia di Giovanni Giudici, di una bellezza fulminante, che riassume, in pochi versi, un universo di pregiudizi che fatica a sollevarsi dalla superficie. Me la immagino col volto fresco di quella passante. «Tanto giovane e tanto puttana»: ciài la nomina e forse non è colpa tua – è la maglia di lana nera e stretta che sparla di te. E la bocca ride agra: ma come ti morde il cuore sa chi t’ha vista magra farti le trecce per fare l’amore. (Giovanni Giudici) Giovanni Giudici nasce a Le Grazie, com