Passa ai contenuti principali

Sei romanzi da leggere per l'estate

I primi tre sono della prima metà del Novecento e saranno oggetto di interrogazione anche all'Esame di Stato. Tutti devono leggerli integralmente. A volte dovrete superare in primi 4-5 capitoli prima che inizino a piacervi, perché dovrete orientarvi con i nomi. Sono però romanzi molto belli e leggerli vi darà grande soddisfazione 

  1. I Malavoglia di G. Verga
  2. Il fu Mattia Pascal  di L. Pirandello
  3. La coscienza di Zeno di Italo Svevo

La seconda selezione è frutto di una mia scelta. il quarto romanzo rientra nella memorialistica di guerra. Emilio Lussu scrive della I Guerra Mondiale, mario Rigoni Stern della II

     4. Un anno sull'Altipiano (Lussu) | Il sergente della neve (o un altro di Rigoni Stern)




Con la terza selezione siamo nella seconda metà del secolo. Se non il romanzo Una vita violenta lo scrittore P. P. Pasolini e il ritorno del realismo nel dopoguerra sarà parte del programma di Quinta. In entrambi i casi, sia il libro di Pasolini quello di Levi potete ascoltarlo in podcast dal sito della trasmissione RAI "Ad alta voce". Al posto di Primo Levi va bene anche un altro romanzo di Calvino (uno della serie della trilogia I nostri antenati o Il sentiero dei nidi di ragno)


Una vita violenta di P.P. Pasolini

letto da Massimo Popolizio







Il sistema periodico | Il visconte dimezzato

letto da Elio de Capitani







In alternativa a 

Commenti

Post popolari in questo blog

Cosa vuol dire: "Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus"

La soluzione, la dà lo stesso Umberto Eco nelle "Postille a Il nome della rosa ": «Bernardo varia sul tema dell' ubi sunt (da cui poi il mais où sont les neiges d'antan di François Villon ) salvo che Bernardo aggiunge al topos corrente (i grandi di un tempo, le città famose, le belle principesse, tutto svanisce nel nulla) l'idea che di tutte queste cose scomparse ci rimangono puri nomi». Quella di Eco è una spiegazione volutamente sintetica e alla fine si ha l'impressione di non aver capito bene il senso delle ultime parole di Adso. La soluzione, ovviamente la troviamo anche su wikipedia , ma è una soluzione troppo dettagliata e tecnica e alla fine si ha l'impressione di non aver capito niente delle senso delle parole di Adso. In questi casi la cosa migliore da fare è controllare la fonte. Pazienza se è in latino. Caesar et nudus es et prope nullus es; O ferus ille! Nunc ubi Marius atque Fabricius, inscius auri? Mors ubi nobilis et mem

Testo argomentativo sul Decameron

"“ Il Decameron fissa un livello stilistico tale per cui le novelle, ossia racconti realistici, diventano un puro intrattenimento, degno di un pubblico di aristocratici e di uomini colti" Composizione guidata: La tesi di Auerbach afferma due cose: che il Decameron era apprezzato da un pubblico colto e che per la prima volta un pubblico colto apprezzava il genere della novella (che è l’antesignana dei moderni romanzi). Per validare la tesi, in questo saggio ci si concentra su tre argomenti: 1) Lo stile 2) I narratari 3) L’atmosfera della cornice 1.1 Riguardo al livello stilistico si può dire che il Decameron è..: 1.2 Lo stile di Boccaccio è…… (si parla delle simmetrie nella struttura, ordine delle parole della frase… i periodi e si fanno esempi) 1.3 Il ruolo della prosa nel Trecento… (Era per specialisti. Fare esempi di opere in prosa: de Vulgari eloquentia, prosa scientifica o teologica in latino vista all’inizio dell’anno, libri di Stor

Dante nella “Commedia”: doppio ruolo, duplice scopo

Il testimone/autore che ha “visto”, “compreso” e rende lode e il pellegrino/personaggio che indica la “strada” percorrendola insieme al lettore. di Claudio Mengarelli  Nel periodo che segue la morte di Beatrice, Dante ha un “profondo smarrimento” che lo porta a riflettere sul senso della vita. Utilizza, quindi, la figura retorica dell’allegoria, con la quale un concetto viene evidenziato attraverso un'immagine che ne “sintetizza/illustra” il senso, per produrre un'opera in cui esprime le sue idee le sue riflessioni e la sua visione del mondo. Visualizza tutto questo come un viaggio di sette giorni, attraverso i tre Regni metafisici, a cui si rifà la teologia Cristiana, per inquadrare la vita ultraterrena, in attesa del Giudizio Universale: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il suo è un viaggio di salvezza che conduce dall’oscurità alla luce, dallo smarrimento (la selva oscura), alla comprensione degli errori compiuti, dal male al bene, dalla bestialità dell’uomo (l