Le braverie del Capitan Spavento
A sottolineare il suo carattere vanitoso contribuisce il costume sgargiante, perché a strisce gialle e rosse. Gorgiera, cappello piumato e una spada mai usata completano l’abito di scena. I colori dell’abito, inoltre, ricordano quelli dei lanzichenecchi.
Il Capitano aveva solo raramente una maschera, molto simile a quella dello Zanni, dalla quale però si discosta per le sopracciglia corrucciate che gli conferiscono un’espressione più intimidatoria di quanto non facciano le sue parole.
Il Capitan Spaventa di Andreini, però, non è sbruffone come il Capitan Matamoros o Capitan Fracassa: è una maschera colta, un sognatore che, come i mercenari dell’epoca, fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Un uomo con un’enorme sete d’avventura, che però spesso non riesce più a vedere la differenza tra realtà e sogno. Quello che, in fondo, capita anche al Tony di Parnassus, che indossa proprio questa maschera
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