Foglio 46v del Laudario di Cortona, con il brano "Plangiamo quel crudel basciar[e]" Bonifacio se la legò al dito: quando finalmente riuscì a mettere le mani su Jacopone, che era fra l’altro uno straordinario uomo di teatro, lo sbatté in galera, seduto, costretto a rimanere in questa posizione, mani larghe e piedi legati, per cinque anni, incatenato sulle proprie feci. E si racconta che dopo cinque anni, quando usci grazie alla sopravvenuta morte del papa, questo povero frate, ancora giovanissimo, non riusciva più a camminare: era costretto a trascinarsi in giro piegato in due… A proposito. Tre domande: Chi era Jacopone da Todi? Cos'erano le Laude? Chi le cantava, quando, perché, dove? A proposito. Tre risposte: Rispondo dopo Erano canti religiosi, pensati per le esigenze della liturgia e per le varie festività dell'anno (in particolare per i tempi fori della Quaresima e dell'Avvento) Si diffondono a partire dagli Anni Trenta del Duecen